Brescia
Giulio Rossi, classe 1978, bresciano DOC e residente da sempre a Botticino, sarà candidato quale consigliere in quota di Brescia alle prossime elezioni per il Comitato Regionale Lombardia LND nel gruppo che sostiene Valentina Battistini per la presidenza.
Dopo avere conseguito l’abilitazione da collaboratore della gestione sportiva a seguito del primo corso sperimentale tenutosi a Milano, da ormai più di dieci anni svolge il ruolo di dirigente sportivo in ambito dilettantistico.
Da tre mandati nel Consiglio Direttivo dell’associazione Direttori Sportivi Bresciani, ne è oggi uno dei due vicepresidenti.
Ha vissuto esperienze nel mondo dei professionisti in qualità di osservatore ed ha ricoperto ruoli da direttore sportivo e direttore generale in categorie dilettantistiche dalla terza fino alla serie D.
«Ho accettato di collaborare con Valentina e poi di candidarmi al suo fianco per le elezioni del prossimo mandato del CRL, poiché ho immediatamente subito il suo travolgente entusiasmo ed ho capito che condividiamo i medesimi valori, aspetto fondamentale ai fini di un impegno politico-sportivo di questo genere.
Mettere le mie esperienze e la mia passione a disposizione delle società lombarde è una grossa responsabilità per chi, come me, ha sempre creduto fermamente che il comitato e le delegazioni dovessero rappresentare un modello organizzativo di efficienza e competitività. Amo visceralmente il mio territorio, che in questo momento è in grandissima difficoltà per la riforma dello sport.
Saranno queste le parole chiave del nostro programma elettorale: competitività, efficienza, piano di sviluppo e redditività.
Competitività: gli enti di promozione, grazie ad una maggiore flessibilità, stanno avendo un grande successo a causa delle politiche sbagliate attuate negli ultimi anni.
Efficienza: delegazioni che funzionano, formate e disponibili attraverso aperture serali e di sabato e, perché no, con sportelli localizzati sul territorio.
Redditività: il calcio dilettantistico ha pochissimo appeal e sempre meno sponsor. Bisogna invertire urgentemente il trend.
Piano di sviluppo: se le società sono chiamate ad un semi professionismo, l’apparato che le guida non può essere da meno. Il nostro piano di sviluppo saprà far crescere l’apparato e i suoi affiliati.
Valentina e tutti i consiglieri hanno già elaborato un programma elettorale dettagliato e minuzioso, che di base nasce dalla profonda percezione della necessità di dover cambiare rotta. Alle ultime elezioni mi è stata concessa fiducia dalle società e dopo quanto accaduto, mi sento ancora più in dovere di ripagarla.»